Ludovico d'Acaia, Severino Dorerio e il busto-reliquiario di San Giovenale :Paragrafo Committenza

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Ludovico d'Acaia, Severino Dorerio e il busto-reliquiario di San Giovenale :Paragrafo Committenza

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Sebbene nel 1409 il nobile Giacomo Biandrato doni già trenta ducati d'oro per "costruire una cassa d'argento da riporvi le reliquie del medesimo santo" e l'anno seguente Oddino Milanesio versi al parroco lire quattro "in aiuto del busto d'argento che si doveva fare", è solo grazie all'intervento di Ludovico d'Acaia che la commissione entra in una fase operativa. Il principe affida infatti l'esecuzione dell'opera all'orafo Severino Dorerio, residente a Pinerolo e capo di una bottega a cui il nobile committente si era già rivolto per la realizzazione di altre suppellettili, ad uso liturgico e non. Il busto era sicuramente pronto intorno al 6 settembre 1617, quando i libri della tesoreria di Ludovico registrano due pagamenti, uno di sei ducati d'oro "pro deaurando caput S. Iuvenalis", l'altro per il trasporto dello stesso a Fossano.

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