La Madonna Nera di Becetto: devozione, pellegrinaggi tra XIII e XVI secolo:Paragrafo Funzione
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La Madonna Nera di Becetto: devozione, pellegrinaggi tra XIII e XVI secolo:Paragrafo Funzione
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La Madonna nera di Becetto rimase a lungo meta di itinerari di pellegrinaggio istituzionalizzati e non. Durante il mese di settembre i fedeli affluivano in massa per celebrare la festa della Natività di Maria. Al fine di sorvegliare il consistente flusso di pellegrini il Comune di Sampeyre provvedeva ad eleggere degli appositi ufficiali per mantenere l'ordine. I fedeli portavano in dono alla Vergine candele, torce e tabelle in argento che venivano posizionate accanto all'effigie venerata o appese ad aste di legno fissate ai muri della chiesa. Gli ex voto testimoniavano l'intervento mariano in occasione di traumi dovuti a incidenti, malattie legate alla gravidanza e all'allattamento, patologie gravanti sul bestiame. Per garantire il sostentamento dei pellegrini erano varate alcune specifiche misure in merito alle vendita di prodotti alimentari e per il pernottamento vennero predisposti opportuni ricoveri. La fama del santuario crebbe fino alla seconda metà del Cinquecento, quando, in conseguenza delle distruzioni che interessarono l'edificio sacro nel contesto delle guerre di religione e in seguito al sorgere di nuovi centri di culto mariano, il centro devozionale vide diminuire la propria popolarità, per diventare infine una semplice parrocchia di campagna.
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