All'esterno, una delle pareti laterali della chiesa è decorata da una teoria di santi su due registri, riquadrati alla sommità da un fregio a girali vegetali alternativamente su campo blu e su campo rosso. Ogni personaggio poggia in maniera non troppo convincente su uno spiazzo di terreno sommariamente definito ed è inquadrato da un'arcata trilobata di moderato senso plastico, sopra la quale delle iscrizioni in carattere gotico chiariscono l'identità del santo raffigurato. Il livello inferiore è quasi completamente perduto, tuttavia i lacerti disponibili consentono di ipotizzare la presenza di santa Margherita, sant'Antonio abate e san Bernardo. In condizioni conservative piuttosto problematiche ma ancora leggibile - e in parte godibile - è la serie superiore formata da san Gregorio Magno, san Massimo vescovo, San Francesco effigiato mentre riceve le stigmate, san Cristoforo e una figura il cui riconoscimento, data la parziale scomparsa del nominativo, risulta più arduo. Di sesso maschile, l'individuo indossa un abito cardinalizio, presenta una corta barba bianca, ha il capo contornato da una raggiera ed è bloccato in preghiera con le mani giunte. Questi indizi, insieme alla B. ancora leggibile sopra la cornice architettonica, spingono ad identificarlo con il beato Luigi Allemandi.