La macchina processionale della bottega Clemente per la Confraternita di Santa Croce a Cuneo:Paragrafo Autore
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La macchina processionale della bottega Clemente per la Confraternita di Santa Croce a Cuneo:Paragrafo Autore
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I caratteri stilistici della macchina di Santa Croce a Cuneo portano a individuare l’autore, taciuto dalle fonti, nella prolifica bottega dei fratelli Giuseppe Maria e Stefano Maria Clemente. Di Giuseppe, più anziano, si riconoscono i caratteri fisiognomici e il panneggio del Cireneo e di Veronica, intrisi di patetica declamazione, mentre il silenzioso incedere del Cristo è più familiare al lirismo del più giovane Stefano, qui all’opera in una delle sue prime prove. La bottega dei Clemente fu attiva almeno dal 1740 e sino al 1749 sotto la guida di Giuseppe, per poi essere presa in mano da Stefano Maria, che ne fece una delle più prolifiche botteghe attive nel Piemonte del XVIII secolo. Attiva per la corte sabauda ma soprattutto per le compagnie e le confraternite torinesi e del Piemonte medridionale, la bottega dei Clemente si specializzò nella realizzazione di macchine processionali dedicate in buona parte alla narrazione della sofferenza della Passione e della Morte di Cristo, utilizzate durante le celebrazioni della Settimana Santa.
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