L'aumento di importanza della cappella della Beata Vergine alimentò la controversia territoriale tra Roccavione e Andonno, che si giocava anche sul piano religioso. Le due comunità infatti, a partire dal 1587, erano in lite per la riscossione delle decime sull'intera regione di Aradolo. La situazione, complicata dal coinvolgimento della chiesa dell’abbazia di Borgo San Dalmazzo e dal contemporaneo affitto della decima ad abitanti del luogo da parte di Roccavione, sembra appianarsi solamente nel 1658, in occasione della visita Beggiamo. Il vescovo, preso atto dell’oggettiva difficoltà degli abitanti di Aradolo a recarsi presso la parrocchia di Roccavione, concesse loro di frequentare la cappella della Beata Vergine anche nei giorni festivi. In questo modo, il curato di Andonno, che gestiva la cappella, avrebbe mantenuto il controllo dei sacramenti e della celebrazione delle funzioni, mentre le decime sarebbero rimaste a Roccavione.